Confermata una telefonata tra il Premier di Israele, Netanyahu, e il presidente uscente USA, Biden, in merito al conflitto con Hamas.
Sono arrivate conferme ufficiali in merito ad una telefonata intercorsa tra il Premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente uscente USA, Joe Biden, a proposito del conflitto in Medio Oriente e nel dettaglio sugli ostaggi tra Israele e Hamas. Ecco cosa i due politici si sono detti e cosa filtra sulla guerra.
Telefonata Netanyahu-Biden: cosa filtra
L’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato in una nota che il Premier abbia parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden dei progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti.
In questo senso, il primo ministro ha espresso anche il suo ringraziamento al presidente degli States e al presidente eletto Donald Trump per la cooperazione.
Il confronto telefonico tra i due era stato annunciato dal consigliere per la Sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan, ed è stato poi confermato anche dalla Casa Bianca. In una nota, infatti, Washington ha fatto sapere di aver ribadito al premier israeliano la necessità di “un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
Il possibile accordo sugli ostaggi
Secondo quanto filtra, anche a seguito della telefonata tra il primo ministro di Israele e Biden, l’accordo sugli ostaggi sarebbe pronto, con “il 90% dei dettagli” già concordati. Ci sarebbero, però, ancora alcuni nodi da sciogliere. Tra questi, uno dei più complessi farebbe riferimento l’atteggiamento di Israele e il sostanziale rifiuto del governo di porre fine al conflitto.
Stando a quanto si apprende da diversi media citati anche da Fanpage, Tel Aviv avrebbe dato l’ok a liberare fino a 1.200 detenuti palestinesi, di cui circa duecento condannati all’ergastolo. Dall’altra parte sarebbe stato in cambio la liberazione di trentatré ostaggi.